La tecnologia avanza quotidianamente ormai facilitando ogni aspetto della vita quotidiana. Dalla conservazione dei cibi allo sport, dagli spostamenti alla comunicazione, ogni settore è investito dall’avanzare delle tecnologie. Non è da meno l’ambito delle pulizie domestiche che col tempo ha alleggerito considerevolmente la mole di lavoro in casa.
La scopa, ad esempio, ha rappresentato per intere generazioni l’unico attrezzo che potesse assicurare un pavimento privo di polvere. Dalla forma essenziale e dall’utilizzo pratico e agevole, da sempre è un personaggio immancabile in cucina e non solo.
Dalla saggina al nylon, attrezzo innovativo e intramontabile
Quella della scopa è una storia che parte molto indietro negli anni. È stato il primo attrezzo ufficialmente riconosciuto utilizzato dall’uomo per pulire gli ambienti in cui viveva. Inizialmente composta da un semplice bastone in legno al quale erano fissati fasci di sottili rami secchi, la scopa ha fatto tanta strada.
L’utilizzo è elementare e immediatamente riconoscibile. Impugnando il bastone si fa scivolare l’estremità con le setole su tutta l’area del pavimento interessata per rimuovere la polvere presente. Col tempo la qualità delle setole è migliorata considerevolmente. Da quelle più semplici a quelle che trattengono la polvere, da quelle super leggere a quelle adatte a raggiungere gli angoli più nascosti. E poi quelle di gomma per attutire gli urti col muro o quelle che lucidano mentre raccolgono la polvere. Insomma, pur rimanendo un attrezzo elementare è diventato decisamente più interessante e certamente più pratico da usare.
L’arrivo della scopa elettrica
Certamente la possibilità di implementare questo semplice strumento con l’utilizzo dell’elettricità ha fatto fare passi da gigante alla scopa. L’avvento della scopa elettrica ha rappresentato un punto di svolta nelle quotidiane pulizie domestiche e non solo. Nata come accessorio del classico aspirapolvere a traino o a carrello, la scopa elettrica si è presto separata occupando autonomamente una parte del mercato. In quasi tutti i modelli la forma ricorda molto da vicino l’aspetto classico di una scopa tradizionale. Un bastone su cui è incorporato il motore aspirante, e una spazzola all’estremità, da far scivolare sui pavimenti da aspirare. Col tempo sono sopraggiunte importanti differenziazioni tra i tantissimi modelli di scope elettriche. Vediamone alcuni nel dettaglio.
Scope elettriche, quali sono le caratteristiche che le contraddistingue
Se la forma è pressoché simile per tutti i modelli presenti in commercio, ci sono importanti differenze che meritano di essere citate. In primo luogo è importante distinguere tra i modelli con il sacchetto e quelli senza. Di solito contenuto lungo il manico della scopa, il sacchetto raccoglie la polvere aspirata per poi essere sostituito con uno nuovo una volta riempito. Il costo dei sacchetti varia a seconda del modello di scopa ma i prezzi sono assolutamente accessibili. Importante poi il discorso relativo alle allergie e all’igiene.
Diverso il discorso per i modelli senza sacchetto, cosiddetti ciclonici. Nel posto adibito al sacchetto è presente un contenitore amovibile di plastica che fungerà in tutto e per tutto da sacchetto. In questo caso il contenitore dovrà essere svuotato manualmente una volta riempito e potrà essere riutilizzato teoricamente infinite volte. La scelta tra questo tipo di modelli dovrebbe quindi essere effettuata considerando l’insieme dei fattori economico e igienico.
Il tipo di aspirazione è importante
Che sia col sacchetto o senza ciò che è molto importante è che possieda un filtro che possa catturare le particelle più piccole di polvere. A differenza della scopa tradizionale, che trascina la polvere, la scopa elettrica la aspira e quindi ne impedisce la dispersione. Nella maggior parte dei casi, anzi, il filtraggio avviene attraverso due livelli, uno per la polvere più grossolana e uno per quella più sottile. Inoltre gli ultimi modelli, un po’ più costosi, sono forniti anche di un filtro HEPA per le micro particelle, invisibili all’occhio umano.
Col filo o wireless, questo è il dilemma
Altra discriminante che deve aiutare nella scelta della scopa elettrica è la possibilità di optare per i modelli senza filo.
La lunghezza del filo può variare a seconda del modello di scopa elettrica e raggiunge dimensioni anche di 10 metri assicurando comunque notevole libertà. Il maggior raggio di azione dei modelli senza filo è controbilanciata dalla minore autonomia che costringe alla ricarica dopo l’utilizzo. Alcuni modelli, pur non essendo propriamente con il filo, sono composti anche da una base collegata perennemente alla corrente. Su tale base, che aiuta anche a tenere in ordine l’apparecchio, va riposta la scopa quando non utilizzata in modo da essere ricaricata.
Il grande panorama degli accessori
Indubbiamente non esiste un solo tipo di materiale che ha bisogno di essere tenuto pulito e in assenza di polvere. A parte i pavimenti classici in cotto, porcellana o simili, potremmo trovarci in presenza di parquet, tappeti, divani e altre superfici ancora. E a tutti questi materiali la scopa elettrica risponde in maniera diversa a seconda della spazzola che viene utilizzata per aspirare la polvere.
Alcuni modelli offrono anche la spazzola adatta a raccogliere i peli degli animali domestici, più difficili da aspirare con le normali spazzole. E poi gli accessori per rendere più comoda l’aspirazione in determinate situazione. Le lance, ad esempio, per raggiungere gli spazi più nascosti, o la spazzola a T per le superfici imbottite come divani e cuscini. Infine anche prolunghe e tracolle compongono spesso la dotazione base delle scope elettriche comunemente in commercio.
Anche il peso ha il suo…peso
Altro aspetto importante nella scelta della scopa elettrica potrebbe essere rappresentato dal peso, e quindi dai materiali. Tecnologia più all’avanguardia, anche dal punto di vista dei materiali, comportano sovente una riduzione del peso.
Sempre in tema di maneggevolezza, è da tenere in considerazione il livello di ‘snodatura’ della scopa. La possibilità cioè di raggiungere anche le superfici sotto i mobili più bassi con l’inclinazione del corpo della scopa rispetto alla spazzola. In ultima analisi è da considerare anche l’aspetto legato al rumore. Un motore troppo rumoroso potrebbe risultare oltremodo fastidioso durante le operazioni di pulizia. A parità di prestazioni un motore silenzioso potrebbe avere certamente dei punti in più all’atto dell’acquisto.
La scopa tradizionale va in pensione, subentra la sorella elettrica
In definitiva possiamo tranquillamente affermare che il tempo della scopa tradizionale è quasi ufficialmente terminato. L’efficacia e la praticità delle moderne scope elettriche hanno facilmente soppiantato l’utilizzo della vecchia scopa. Soprattutto dal punto dell’igiene e della velocità di utilizzo, le scope elettriche hanno raggiunto picchi di perfezione inimmaginabili. Inoltre la quasi quotidianità di utilizzo hanno permesso alla tecnologia in questo campo di compiere dei passi obbligati verso i modelli in commercio oggigiorno.