Per essere sicuri di avere una casa sempre pulita e in ordine è necessario dedicarle tanto tempo ed energie. Ma come si fa quando il lavoro occupa gran parte della giornata e soprattutto assorbe tutte le energie?
Grazie alle tecnologie sempre più a misura d’uomo le pulizie non rappresentano più un quotidiano e pesante onere. La leggerezza, la maneggevolezza e facilità di utilizzo dei dispositivi ha permesso sempre più di coniugare il proprio lavoro e avere una casa pulita. Ma cosa succede quando il tempo proprio non basta o subentra anche un po’ di pigrizia? Dobbiamo rassegnarci alla polvere e ai detriti che invadono i nostri pavimenti? Ovviamente no, anzi. È proprio per vincere anche in questi casi che sono nati i robot aspirapolvere, dispositivi che aspirano la polvere dal pavimento in maniera completamente autonoma.
Cosa è un robot aspirapolvere
All’inizio del nuovo millennio sono entrati sulla scena del panorama dei dispositivi per la pulizia di casa i robot aspirapolvere. Questi apparecchi sono solitamente di forma rotonda o di una ‘D‘ ma comunque sempre appiattita. Il loro funzionamento è in tutto e per tutto simile a quello dei tradizionali aspirapolvere.
La parte a contatto col pavimento poi nasconde delle spazzole rotanti, il cui numero cambia a seconda del modello considerato. Di solito una grande centrale e altre più piccoline ai lati, per arrivare anche negli angoli più difficili da raggiungere. La loro forma appiattita, inoltre, gli permettere di scivolare comodamente anche sotto i mobili e sotto i letti senza bisogno di spostarli o sollevarli. Ma come fanno a fare le pulizie in maniera completamente automatica senza l’intervento dell’utente?
Come funziona il robot aspirapolvere
Il funzionamento dei robot aspirapolvere è davvero molto semplice da spiegare, a dispetto della complessità dei componenti di cui sono composti. Il corpo fondamentale del robot è composto dal dispositivo che scivolerà sui pavimenti aspirando la polvere.
L’utilizzo ideale prevede che l’utente, prima di attivare l’apparecchio, si preoccupi di sgomberare la superficie dagli ostacoli. Le sedie, le poltrone, i vasi, sarebbe meglio agevolare al massimo il lavoro del robot. Se ciò non dovesse accadere non abbiate paura. Il dispositivo è provvisto di sensori che riconoscono gli ostacoli e li aggirano. Alcuni modelli montano anche dei sensori che riconoscono i dislivelli, ad esempio dei gradini, per evitare di ruzzolare per le scale.
Telecomando, pulsante o cellulare, il comando è a distanza
Ci sono diverse possibilità riguardo all’utilizzo dei robot aspirapolvere. Se i primi modelli dovevano essere avviati manualmente attraverso la pressione di pulsanti posti sullo stesso dispositivo, molto è cambiato nei modelli successivi. Si è passati prima all’implementazione di semplici telecomandi provvisti di pochi pulsanti dal facile e intuitivo utilizzo. L’inizio e la fine della sessione di pulizie era condizionato dalla pressione di un pulsante o un altro.
Da qui la possibilità di far partire in tempo reale o programmare le pulizie anche successivamente direttamente dal proprio cellulare. Una bella comodità per esempio per chi lavora tutto il giorno e vuole trovare la casa pulita prima di rientrarvi. La possibilità di attivare il robot mentre si è fuori casa è una comoda aggiunta a un elettrodomestico che ha rivoluzionato la vita di molti.
Una funzione particolare, la mappatura laser
Una ulteriore possibilità offerta dagli ultimi modelli di robot aspirapolvere prevede la mappatura laser della superficie da aspirare. Al momento del primo utilizzo, il dispositivo farà il giro di tutti gli ambienti ‘studiandone’ la conformazione. Ciò gli permetterà di identificare e localizzare gli ostacoli in modo da generare il percorso ottimale per i futuri impieghi. Questo gli consentirà di velocizzare le operazioni di pulizia con conseguente risparmio anche in termini di batteria e quindi di consumi. Lo scorrimento sul pavimento non avverrà infatti più in maniera casuale ma seguendo un preciso schema.