La pulizia della casa rappresenta per tante persone un appuntamento quotidiano che impegna buona parte del tempo libero. Il lavoro occupa quasi tutta la giornata ma le pulizie domestiche sono necessarie per garantire igiene e pulizia alla casa e chi la abita.
Un risparmio di tempo, e soprattutto di energie, può essere un ottimo risultato se si acquista il giusto dispositivo in maniera oculata e mirata. Sono moltissimi i fattori che entrano in gioco nella scelta finale, e tutti fondamentali per garantire un risultato ottimale. La dimensione della casa, il tipo di pavimento da aspirare, lo spazio di movimento a disposizione, il tempo da dedicarci, la presenza di soggetti allergici. Proprio quest’ultimo aspetto verrà preso in considerazione in questa breve guida, per capire quali sono le soluzioni migliori in presenza di soggetti allergici.
Il metodo di raccolta della polvere
La polvere inevitabilmente è la responsabile principale delle allergie più comuni. Le particelle, da quelle più grandi a quelle microscopiche, sono presenti su tutte le superfici depositandosi quotidianamente anche subito dopo aver terminato le pulizie.
I dispositivi con il sacchetto intrappolano la polvere ed evitano che si entri in contatto con la stessa per tutto il processo di pulizia. Anche nel momento del cambio del sacchetto, una volta riempito, la polvere rimarrà all’interno e non potrà tornare all’esterno. I vantaggi per i soggetti allergici sono evidenti e immediati. Nei dispositivi senza sacchetto invece la polvere, anche se in minima parte, viene reimmessa nell’ambiente nel momento in cui il serbatoio di raccolta viene svuotato.
Il discorso dei filtri
Un discorso importante è quello dei filtri, importantissimi per la depurazione dell’aria di uscita dall’aspirapolvere. Molti produttori hanno implementato nei loro modelli la metodologia ciclonica di aspirazione.
Questo turbine sfrutta la forza centrifuga per separare le particelle di polvere dall’aria in maniera più completa. Inoltre l’aria può uscire tranquillamente attraverso i filtri che invece intrappoleranno le particelle di polvere impedendo loro di tornare in circolo nell’ambiente. Ecco perché anche la tecnologia dei filtri ha subito una serie continua di migliorie che hanno permesso la creazione di dispositivi sempre più selettivi. Si è passati dai normali filtri grossolani a quelli che addirittura utilizzano materiali in grado di trattenere particelle microscopiche, invisibili all’occhio umano. Le maglie dei filtri, inoltre, sempre su più livelli e più fitte, agevolano questo tipo di filtraggio.
Quanti tipi di filtri esistono e quali sono i migliori?
Come accennato prima, i tipi di filtro cambiano in base al materiale di cui sono fatti e alla tecnologia che utilizzano per svolgere il loro compito. I dispositivi più datati montano filtri molto semplici formati da strati di cartone che assorbono la polvere al passaggio. Il loro compito è appunto quello di depurare l’aria in uscita in modo che sia il più possibile priva di particelle di polvere.
I vari modelli di filtro sono catalogati ed elencati attraverso sigle universali che li rende facilmente identificabili. Una prima categoria divide i filtri da H10 ad H14. Poi ci sono i filtri HEPA e infine gli ULPA, che vanno da U15 a U17.
Filtri HEPA e ULPA, il non plus ultra per il vostro aspirapolvere
Potendo scegliere la dotazione dell’aspirapolvere che vi aiuterà nelle pulizie domestiche la scelta del filtro dovrebbe cadere sugli ultimi ritrovati, i fitri HEPA. Questo tipo di filtro è composto da vari strati di foglietti di micro fibra separati da setti in alluminio. Tali foglietti hanno il compito di bloccare le particelle solide, anche le più piccole, presenti nell’aria. Una categoria parallela è rappresentata dai filtri ULPA, cosiddetti ‘filtri assoluti’. La differenza tra i vari modelli è rappresentata dal diametro massimo delle particelle che riescono a trattenere.
Basti pensare che un semplice filtro HEPA ha capacità filtrante che varia tra l’85% (H10) e il 99,995%(H14). Quelli ULPA spaziano invece tra il 99,9995%(U15) e appunto il 99,999995%(U17) di capacità filtrante. Un vero toccasana per i soggetti allergici.
Un buon filtro per combattere le allergie
È chiaro che una buona capacità filtrante del nostro aspirapolvere aiuta a combattere la dispersione non solo della polvere. Ci sono delle particelle molto piccole, gli allergeni, che è difficile sia individuare che, quindi, trattenere all’interno dell’aspirapolvere. È per questo che un buon filtro è quanto di meglio possiamo scegliere soprattutto se ci troviamo in presenza di soggetti allergici. Soprattutto se associato a un sacchetto per la raccolta della polvere, il filtro può fare la differenza nella definizione del livello di igiene.
Cosa che invece avviene quando dovremo svuotare il serbatoio di raccolta nel caso dei dispositivi senza sacchetto. È importante quindi considerare bene anche questi aspetti dell’aspirapolvere nel momento in cui dovremo scegliere quale apparecchio comprare.
Quanto costa un aspirapolvere adatto agli allergici?
Non c’è una categoria di aspirapolvere più adatta di un’altra per i soggetti allergici. Non importa che sia a traino, scopa elettrica o robot, l’importante per un’aspirapolvere è rispettare i criteri sopra elencati di filtraggio e raccolta. Ecco perchè i prezzi possono spaziare in un range molto ampio.
Anche la tecnologia ciclonica, che si trova sempre più frequentemente nei dispositivi moderni, è sempre più alla portata di tutte le tasche. In presenza di soggetti allergici sarebbe bene non puntare sull’economia perchè la salute va messa sempre al primo posto. E l’igiene segue a ruota, agevolando il benessere di tutti gli abitanti della casa, non solo degli allergici.