La casa è un impegno oneroso che bisogna curare quotidianamente e scrupolosamente. Soldi e tempo per riparazioni, cura e fatica per pulizie domestiche per ottenere sempre l’igiene desiderata. Questo vuol dire avere gli attrezzi giusti per riuscire a raggiungere sempre il risultato di una casa pulita a misura d’uomo. Il pavimento è il punto di partenza che ci permetterà di raggiungere il pulito che desideriamo. La lotta alla polvere e allo sporco dovrebbe essere quotidiana e questo comporta un notevole sforzo in termini di energie.
Parlo degli aspirapolvere, discendenti diretti della tradizionale scopa, che hanno fatto passi da giganti nel design e nella tecnologia interna. Vediamo nel dettaglio cosa offre il panorama del mercato e quali sono le caratteristiche principali da tenere in considerazione al momento dell’acquisto.
C’è aspirapolvere e catturapolvere
Una prima differenza sostanziale, che si rifletterà in maniera importante anche sul prezzo, va fatta tra aspirapolvere e catturapolvere. Come indicano gli stessi nomi, la differenza sta nella tecnologia impiegata. Se nel primo caso esiste un motore aspirante che risucchia la polvere al passaggio, nel secondo caso la polvere viene solo catturata in un panno.
Ci sono diversi parametri da considerare prima dell’acquisto dell’aspirapolvere, che andranno a definire il dispositivo più adatto a noi. Non è consigliabile orientarsi esclusivamente sul risparmio dal punto di vista economico. Una scelta errata potrebbe costare di più sul lungo periodo, quindi pensateci bene prima di scegliere l’aspirapolvere giusto.
Le case non sono tutte uguali
Ogni casa assorbe inevitabilmente la personalità di chi la abita ad iniziare dalla sua conformazione. Non parlo solo della disposizione delle stanze e dei mobili. Anche i materiali con cui è costruita e di cui è composta può variare enormemente a seconda dei gusti e delle necessità di chi la abita. E il pavimento è una parte della casa che non fa eccezione in questo senso. Parquet, linoleum, grès, moquette o cotto, il materiale con cui sono ricoperti i pavimenti di casa possono variare tantissimo da abitazione a abitazione.
Molto spesso ad esempio alcune stanze della casa sono in parquet, di solito le camere da letto, mentre i bagni sono ricoperti di piastrelle. Un aspirapolvere le cui spazzole possano adattarsi alla differenza di consistenza dei due materiali potrebbe facilitare le operazioni di pulizia.
Sacchetto si, contro le allergie…
Un secondo criterio di scelta potrebbe essere individuato nella tecnica di raccolta della polvere. Esistono infatti fondamentalmente due tipi di aspirapolvere sotto questo aspetto: quelli con il sacchetto e quelli senza. Nel primo caso la polvere viene raccolta all’interno di sacchetti, quasi sempre di carta, collegati direttamente al bocchettone di entrata del tubo di aspirazione. Sono provvisti di una sorta di sportelli che vengono scansati dall’estremità del tubo nel momento in cui si inseriscono per poi richiudersi quando vengono estratti. Questo metodo permette alla polvere di rimanere per intero all’interno del sacchetto al momento della sostituzione. Ciò garantisce una minima, se non nulla, ri-dispersione nell’ambiente della polvere raccolta. Un vero toccasana per coloro che soffrono di allergia alla polvere, per esempio.
Sacchetto no, per un piccolo risparmio
Diverso è il discorso per gli aspirapolvere senza sacchetto. In questo caso la polvere viene immagazzinata in un serbatoio di plastica, di solito posizionato dove dovrebbe essere il sacchetto. Essendo tale serbatoio parte integrante dell’aspirapolvere, viene svuotato manualmente quando si riempie, pulito e riposizionato. È normale quindi una certa dispersione della polvere quando si svuota il serbatoio, che potrebbe dare fastidio agli allergici. Se da una parte il sacchetto risulta quindi più igienico, dall’altra il serbatoio è più conveniente dal punto di vista economico. Si tratta qui di effettuare una scrematura su quelle che sono le priorità e le preferenze.
L’importanza di un filtro efficace
Tutti i modelli di aspirapolvere sono provvisti di alcuni filtri per la purificazione dell’aria. Se all’interno del serbatoio, rimane imprigionata la polvere, l’aria di uscita deve essere ulteriormente filtrata. E qui subentra il filtro, molto spesso doppio. Si, perchè i granelli di polvere non sono tutti uguali ma si differenziano anche per grandezza. Un primo filtro è più grossolano e va a trattenere le particelle più grandi e voluminose. Un secondo livello di filtro è più fitto e va ad intervenire sui detriti microscopici.
Più alta è la fascia di prezzo che si individua e maggiore sarà anche l’igiene dal punto di vista del filtro di uscita dell’aria.
Traino o bidone, questione di spazio…e non solo
Se poi si tiene in considerazione anche lo spazio che si ha a disposizione, una ulteriore alternativa viene offerta dal tipo di aspirapolvere. In commercio esistono ad esempio gli aspirapolvere a traino, quelli a bidone, quelli ciclonici, a vapore o ad acqua. Si differenziano essenzialmente nella tecnologia di filtraggio e accumulazione dello sporco, oltre che nel design. I modelli a traino e a bidone sono sostanzialmente lo stesso tipo di aspirapolvere con la principale differenza nella grandezza del contenitore. Quelli a bidone sono molto più grandi, usati principalmente nei grandi spazi esterni. Quelli classici a traino sono quelli che che maggiormente hanno conquistato il mercato per le loro dimensioni contenute adatti proprio alle pulizie domestiche.
Aspirapolvere ciclonici, ad acqua o a vapore, di cosa si tratta?
I modelli ciclonici utilizzano una tecnologia, senza sacco, che separa l’aria dalla polvere e lascia depositare quest’ultima nel serbatoio. L’aria uscirà tramite i filtri di uscita mentre la polvere verrà smaltita in secondo tempo una volta riempito il serbatoio.Gli aspirapolvere ad acqua sono simili a quelli ciclonici ma utilizzano l’acqua come filtro. Il serbatoio di deposito della polvere viene riempito con un po’ d’acqua la quale cattura in maniera indissolubile le particelle di polvere.
Infine i modelli a vapore che non sono veri e propri aspirapolvere anche se spesso sono montati in tandem con essi. Servono per lo più a perfezionare l’igiene dell’aspirapolvere attraverso un getto di vapore ad alta temperatura. Questi ultimi tre modelli sono ottimali, soprattutto se siamo in presenza di soggetti allergici.
Scope elettriche e robot, un discorso a parte
Una categoria particolare ma in rapida espansione sul mercato, è rappresentata dalle scope elettriche, una versione più snella e pratica del comune aspirapolvere. Si tratta di apparecchi dalla forma molto evocativa della tradizionale scopa, con in più la potenza dell’alimentazione elettrica. Ne esistono modelli con il filo e wireless, col sacchetto o senza, ma tutti offrono una praticità che facilita l’utilizzo quotidiano. Facilità di utilizzo offerta anche dai robot aspirapolvere, veri e propri aspirapolvere che fanno il loro lavoro in maniera completamente autonoma. Di forma rotonda e appiattita, scivolano sull’intera superficie del pavimento , evitando gli ostacoli, e aspirando la polvere senza necessità di intervento.
Accessori, che tristezza senza di loro
Un buon aspirapolvere che si rispetti ha bisogno di essere molto duttile e adattabile a diversi tipi di esigenze di aspirazione. Come già detto, le superfici da aspirare non sono tutte uguali. Ciò vale sia per i pavimenti ma in generale per tutte le superfici da pulire. Spesso siamo infatti in presenza di divani o superfici imbottite.
Le plance, ad esempio, per raggiungere i punti più difficili. Oppure le spazzole specifiche per la rimozione dei peli degli animali domestici, che utilizzano una tecnologia particolare.e poi le prolunghe per il tubo di aspirazione, per avere più comodità e libertà nei movimenti. Alcuni modelli offrono anche la tracolla, per utilizzare l’apparecchio anche in situazioni più particolari.
Modello | Caratteristiche |
A traino | Classico modello con sacchetto e filo di alimentazione. Design a ovetto e possibilità di cambio di spazzole e tubo di aspirazione |
A bidone | Simile per funzionalità all’aspirapolvere a traino ma con serbatoio molto più capiente, adatto per grandi spazi, anche esterni |
Ciclonici | Utilizzano la potenza della forza centrifuga impressa all’aria per separare la polvere, che rimane nel serbatoio, dall’aria stessa, espulsa attraverso il filtro |
Ad acqua | L’acqua è usata come filtro ed è contenuta nel serbatoio. La polvere aspirata finisce anch’essa nel serbatoio e si amalgama con l’acqua in maniera indissolubile |
A vapore | Spesso montata in tandem con il vero e proprio aspirapolvere, offre per lo più un’igiene profonda dopo il passaggio dell’aspirapolvere |
Spesa oculata, soddisfazione garantita
In definitiva, nel momento in cui si opta per l’acquisto di un aspirapolvere, potrebbe non valere il detto “chi più spende meno spende”. Come abbiamo avuto modo di capire in questa breve guida, quello conta è riconoscere le proprie esigenze. L’acquisto dovrebbe essere guidato da queste e non dalla necessità di avere l’ultimo modello a tutti i costi. Ma una volta individuato quello che fa per noi, allora sì che possiamo puntare al top di gamma. In fondo la pulizia è fondamentale in tutte le case e negli ambienti che frequentiamo regolarmente. Allora concediamoci il meglio per permetterci di pulire in maniera facile, pratica e veloce.