Nell’ambito delle pulizie domestiche la tecnologia ha fatto passi da gigante. Dai tempi della scopa tradizionale siamo arrivati ai moderni aspirapolvere. Quello che non è cambiato è la necessità di ottenere un’igiene sempre più profonda ma con a disposizione sempre meno tempo. Da qui il bisogno di apparecchi che facilitino e agevolino le pulizie domestiche accelerando anche le operazioni. Esiste però una piccola percentuale di individui che, per pigrizia o per reale mancanza di tempo, non riescono a dedicarsi completamente alle pulizie. Anche per loro sono stati immessi sul mercato i robot aspirapolvere, dispositivi completamente automatizzati che letteralmente fanno il lavoro al posto nostro. E con l’ibridazione delle discipline i risultati sono sempre migliori e per certi versi stupefacenti. Chi immaginava solo 30 anni anni fa che, tornando a casa, avremmo trovato il pavimento di casa completamente pulito? Non è più fantascienza ma una piacevole e comoda realtà.
Cosa è un robot aspirapolvere
Il cinema mondiale ci ha abituato a familiarizzare con il concetto di robot, che lentamente si è radicato in tantissimi aspetti della vita quotidiana. Li utilizziamo sempre più spesso senza nemmeno rendercene conto, in cucina, al lavoro, in macchina.
Solitamente hanno la forma di un disco che, una volta attivato, girovaga per la casa aspirando detriti e polvere sulla sua strada. Lo fa attraverso il motore aspirante e utilizzando le spazzole rotanti situate sulla parte inferiore. Le dimensioni sono molto ridotte, soprattutto in spessore, per permettergli di arrivare davvero in tutti i punti, compreso sotto i mobili, più difficili da raggiungere. Un vero toccasana per la nostra schiena.
Come funziona un robot aspirapolvere
Il funzionamento di un robot aspirapolvere è semplice, nella sua struttura estremamente complessa. Il suo lavoro consiste semplicemente nello scivolare sull’intera superficie che si desidera aspirare. Si fermerà solamente una volta terminato il compito, lasciando dietro di sé il pavimento completamente pulito. Oltre ai componenti classici dell’aspirapolvere, motore, serbatoio raccoglitore della polvere e spazzole, il robot monta dispositivi particolari.
Certo sarebbe meglio metterlo nelle condizioni migliori per compiere il lavoro sgombrando la superficie, ma sapere che sarebbe in grado di compierlo comunque è rassicurante. Una volta terminato il suo lavoro tornerà nella sua postazione da cui era partito, dove solitamente è situata la stazione di ricarica della batteria.
Dalla partenza al riposo, una questione di tecnologia
Chiaramente non tutti i modelli montano lo stesso tipo di dotazioni partendo dall’attivazione. Alcuni modelli infatti sono dotati di telecomandi attraverso cui poterli attivare e comandare. Pochi semplici ed intuitivi tasti per gestire il programma di pulizia dei pavimenti.
Alcuni modelli prevedono un primo giro di ricognizione per eseguire la cosiddetta mappatura dello spazio in modo da memorizzarne la conformazione per le volte successive. Oltre ai sensori per riconoscere ed evitare gli ostacoli, posizionati sulla parte anteriore e posteriore, alcuni modelli hanno anche dei sensori sulla parte inferiore, antiribaltamento. Questa aggiunta permette loro di riconoscere i dislivelli, ad esempio in presenza di una scala, per evitare di cadere dai gradini e magari rompersi. Alcuni modelli montano sia sensori radar che ad infrarossi, per ottimizzare il riconoscimento degli ostacoli.
Dettagli di utilizzo e funzionamento
La forma classica di un robot aspirapolvere, come detto, è quella di un disco molto piatto. Il suo spessore molto ridotto gli permette di scivolare agevolmente sotto i divani, i letti e i mobili senza pericolo di rimanere incastrato. Solitamente monta una grande spazzola centrale coadiuvata da spazzole più piccole poste lateralmente per raccogliere i detriti che non possono passare da quella centrale. Alcuni modelli la cui forma somiglia alla lettera D sempre appiattita, si adattano meglio agli angoli a 90 gradi della casa.
La base di ricarica rappresenta il punto dove il robot torna terminato il compito o quando rileva un basso livello di carica della batteria. L’unica accortezza è quella di non posizionare ostacoli e impedimenti che possano ostacolare il ritorno alla base del robot.
Vantaggi e svantaggi di un robot aspirapolvere
Come ho avuto modo di sottolineare in apertura, il tempo per le pulizie diventa sempre meno a causa di fattori più svariati. Il lavoro, in primis, toglie tanto tempo e soprattutto energie da poter poi dedicare alle pulizie domestiche.
La possibilità della gestione del dispositivo da remoto, poi, lo rende pratico e comodo. E c’è anche chi lo utilizza durante le vacanze, per scoraggiare l’intrusione di ladri simulando la presenza di qualcuno in casa. L’autonomia dei robot aspirapolvere può variare dai novanta minuti alle 2/3 ore con un tempo di ricarica che si aggira invece intorno alle 4/5 ore. Non parlerei di difetti riguardo a questi dispositivi che possono essere considerati dei veri e propri investimenti se utilizzati nella maniera migliore.