L’aspirapolvere è un elettrodomestico funzionale e comodo, utilissimo per avere la casa sempre ben pulita. Non è un caso che sempre più persone scelgano di utilizzarlo, in alternativa all’ormai sorpassata scopa.
Avete anche voi deciso di acquistare un aspirapolvere per dare una svolta alle vostre abitudini di pulizia della casa?
Di seguito troverete una serie di informazioni che vi potranno essere utili sia per quanto riguarda la scelta del modello più adatto sia per quanto riguarda il suo utilizzo.
Perché comprare un aspirapolvere. Dove si può utilizzare
I motivi per comprare un aspirapolvere non mancano di certo:
- Comodità e praticità di utilizzo: usando un aspirapolvere fare le pulizie di casa diventa un’operazione decisamente più pratica e comoda. Si fa molta meno fatica di quanta se ne farebbe spazzando il pavimento con una scopa
- Risparmio di tempo: oltre ad essere meno faticoso e più comodo da usare, l’aspirapolvere permette anche di risparmiare parecchio tempo. Elimina polvere e sporco molto più rapidamente rispetto alla classica scopa
- Versatilità di utilizzo: a seconda del modello scelto, l’aspirapolvere si può usare su una serie di superfici diverse, non solo sui pavimenti. Ad esempio, diverse tipologie sono perfette anche per pulire tappeti, moquette, divani, tendaggi. E si tratta di un apparecchio utile non solo per la casa: può servire a pulire perfettamente anche l’auto o, se si acquistano specifici modelli di grandi dimensioni, anche per ambienti esterni (giardini, viali, cortili, etc.).
Le due principali tipologie di aspirapolvere: con sacco e senza sacco
Anzitutto bisogna tenere presente che gli aspirapolvere di dividono in due grandi “famiglie”:
- Modelli con sacco: i modelli con il sacco raccolgono la polvere e lo sporco in appositi sacchetti (in genere in tessuto o in carta). Una volta pieni, questi sacchetti vanno quindi cambiati.
- Modelli senza sacco: in questo caso l’aspirapolvere svolge la sua funzione senza sacchetti per raccogliere lo sporco. Esistono diversi modelli di aspirapolvere senza sacco, con strutture e funzionamenti differenti, come vedremo più avanti. Fra quelli più comuni e scelti, ci sono senza dubbio l’aspirapolvere a traino, la scopa elettrica e il bidone aspirapolvere.
Aspirapolvere con sacco e senza: differenze. Pro e contro di entrambi i modelli
In generale, le differenze fra un modello di aspirapolvere con sacco e uno senza sono diverse e riguardano vari aspetti:
- Portata: gli aspirapolvere con sacco hanno in linea di massima una capacità maggiore rispetto a quelli funzionanti senza sacco. La portata del sacco cambia da modello a modello, ma in media si attesta sui 3-4 l. Si tratta di una buona portata, che consente un ampio margine di lavoro continuativo, senza che sia necessario cambiare il sacchetto
- Costo: i due modelli si differenziano abbastanza anche per il prezzo, in quanto quelli con il sacco di solito costano un po’ meno. Tuttavia, è anche vero che bisogna calcolare il costo aggiuntivo dei sacchetti da cambiare regolarmente
- Consumo energetico: confrontando due modelli della stessa fascia di prezzo, si evince che un aspirapolvere con sacco consuma di più rispetto ad uno senza sacco
- Potenza aspirante: ci sono delle differenze anche per quanto riguarda la potenza dell’apparecchio, che negli aspirapolvere con sacco tende a diminuire via via che il contenitore si riempie, mentre nell’altro modello tende a rimanere costante.
Ecco una tabella riassuntiva dalla quale possiamo evincere chiaramente tutti i vantaggi e gli svantaggi di entrambe le tipologie di aspirapolvere:
Aspirapolvere con sacco |
Aspirapolvere senza sacco |
|
---|---|---|
Vantaggi | Costo più contenuto
Buona portata del contenitore |
Minore consumo energetico
Potenza aspirante costante |
Svantaggi | Necessità di cambiare sempre i sacchetti (costo aggiuntivo)
Maggiore consumo energetico Potenza aspirante non costante (diminuisce a mano a mano che il sacco si riempie) |
Costo più alto
Portata minore |
Tipi di aspirapolvere senza sacco più comuni
Come abbiamo visto, non esiste un solo modello di aspirapolvere senza sacco: ce ne sono vari tipi e ognuno ha le proprie caratteristiche di funzionamento.
Vediamo quali sono le tipologie più scelte di aspirapolvere senza sacco e illustriamo per ogni tipologia le sue peculiarità:
- Robot aspirapolvere: si tratta del modello più recente e anche del più funzionale e performante sotto vari aspetti. Di forma circolare (tuttavia è possibile trovare anche ottimi modelli dotati di spazzole ai lati, così da pulire bene anche gli angoli) sono molto pratici e comodi da utilizzare perché basta attivarli e poi fanno tutto da soli: sono anche semplicissimi da svuotare. L’unico svantaggio è che sono piuttosto costosi (e non vanno bene per le scale)
- Scopa elettrica: si tratta del tipo più classico e tradizionale di aspirapolvere (quello con la forma allungata), ultimamente un po’ soppiantato dai modelli più tecnologici. Tuttavia la scopa elettrica non va esclusa a priori perché per alcune esigenze può andare molto bene. Basta scartare i modelli più vecchi e sceglierne uno dei più recenti e innovativi per scoprire che i vantaggi di questo apparecchio non sono pochi. Prima di tutto le scope elettriche sono leggere, consumano poco e sono perfette per pulire anche gli spazi più piccoli e difficili da raggiungere, nonché i mobili e i pavimenti di legno duro.
Molti modelli recenti, inoltre, sono senza fili e questo consente di usare comodamente l’apparecchio anche sulle scale. Lo svantaggio principale è la capienza limitata del contenitore (questo potrebbe essere un problema per chi deve pulire ampie superfici) - Aspirapolvere a traino: quello a traino è uno dei modelli più richiesti, poiché presenta tanti aspetti positivi. Di forma ovale, in genere ha dimensioni contenute ed è quindi comodo e facile da maneggiare, spostare e riporre. Nello stesso tempo però ha anche una buona potenza aspirante e un’ottima capienza.
Un’altra caratteristica dell’aspirapolvere a traino è quella di essere una tipologia di aspirapolvere molto “trasformista”.
A seconda del modello, quindi, possiamo trovarci di fronte anche a caratteristiche molto diverse (quelle sopra elencate, però accomunano in pratica tutti gli apparecchi a traino). Ad esempio alcuni modelli hanno una struttura che permette facilmente anche di fare le scale, altri no. E il funzionamento è versatile grazie anche alla presenza di accessori e pezzi di ricambio in dotazione, che si possono montare e utilizzare a seconda delle necessità.
Inoltre questa tipologia di aspirapolvere offre anche la possibilità di scegliere se usare il sacco per la raccolta dello sporco oppure un filtro contenitore. Fra tutti i modelli di aspirapolvere, quindi, è probabilmente il più versatile. Il principale aspetto negativo? Consuma parecchio.
- Aspirapolvere bidone: perfetto da usare soprattutto fuori casa (nell’ambiente domestico è poco indicato), questo modello ha grandi dimensioni e un’ottima capienza, nonché una grande potenza aspirante. Per questo motivo va benissimo per pulire giardini, cortili e altre superfici esterne alla casa (compresi garage e simili): cattura benissimo le foglie, altri oggetti solidi e si può usare anche per le sostanze liquide. Anche svuotarlo è molto semplice: si apre il coperchio e si rovescia tutto nel bidone dei rifiuti.
Gli aspirapolvere ciclonici
Fra i modelli senza sacco, merita un cenno a parte l’aspirapolvere ciclonico, una delle tipologie introdotte più di recente. Si tratta di un modello che funziona attraverso un serbatoio chiamato appunto “ciclonico” perché, nel momento in cui il flusso d’aria risucchiato dall’aspirapolvere entra in esso, è in grado di dare vita ad una sorta di ciclone d’aria che, attraverso una forza centrifuga, riesce a separare lo sporco indirizzandolo dentro il contenitore dell’aspirapolvere.
Questo tipo di funzionamento garantisce ottime prestazioni, con un consumo energetico più basso rispetto ad altre tipologie di aspirapolvere. Inoltre, si tratta anche di un apparecchio facile da usare e da svuotare: per tutti questi aspetti positivi si tratta quindi di un ottimo modello.
L’unica nota dolente riguarda la capacità un po’ ridotta del serbatoio: 1 l nei modelli piccoli e 2,5 l in quelli più grandi.
Come scegliere l’aspirapolvere giusto: aspetti importanti da valutare
Prima di acquistare un determinato modello di aspirapolvere, vi consigliamo di valutare con attenzione una serie di aspetti che vi aiuteranno a capire meglio se quel modello fa proprio al caso vostro:
- Tipo e grandezza della superficie da pulire: prima di tutto è importante domandarsi dove l’aspirapolvere verrà usato con maggiore frequenza. Per pulire pavimenti molto ampi? Per le scale? Oppure vi serve soprattutto per i tappeti? Ad esempio, se dovete coprire superfici molto ampie vi servirà necessariamente un modello con un’ampia capienza, per non essere costretti a svuotarlo in continuazione
- Peso: comprare un aspirapolvere troppo pesante può rivelarsi un pessimo acquisto. Se il peso è eccessivo rispetto alla propria forza e corporatura, si rischia di non usarlo mai! Si tratta quindi di un aspetto da non sottovalutare
- Consumo energetico: da considerare anche quale sarà il consumo energetico dell’apparecchio, specie se si intende usarlo spesso. Quest’indicazione dev’essere riportata per legge sull’etichettatura energetica europea: su tale etichetta si possono quindi trovare le varie classi di efficienza energetica, che partono dalla A per arrivare fino alla G, con relativi consumi medi annuali. La classe A è quella con minor consumo energetico: quella G, invece, è la classe che consuma di più. Nell’etichetta una freccia nera indica a quale di queste classi appartiene il vostro aspirapolvere
- Efficacia: l‘efficacia dell’aspirapolvere indica se l’apparecchio è in grado di rimuovere sporco e polvere solo in superficie (efficacia minima) oppure anche in profondità (ad esempio fra le fughe delle piastrelle, negli angoli o fra le fibre della moquette o di altri tessuti).
Per sapere quanto un aspirapolvere è efficace basta leggerlo sempre sull’etichetta energetica europea, dove dev’essere riportato il valore relativo all’efficienza delle prestazioni: anche questa volta in una scala da A a G. Dove A sta per la massima efficienza possibile e G per quella minima. Regolatevi nella scelta tenendo presente che fino a C l’aspirapolvere sarà in grado di assicurare prestazioni più che soddisfacenti.
- Lunghezza del manico: se userete l’apparecchio anche per pulire i soffitti (ad esempio per togliere le ragnatele), allora vi servirà un modello che abbia un manico di sufficiente lunghezza (eventualmente verificate se sono incluse delle prolunghe)
- Accessori in dotazione: un altro aspetto che vi consigliamo di tenere in considerazione è la presenza di eventuali accessori in dotazione. In particolare, verificate se sono presenti delle spazzole e/o delle bocchette aggiuntive, visto che possono tornare molto utili per pulire superfici anche molto diverse fra loro.
Ad esempio, alcuni modelli di aspirapolvere includono spazzole di vario genere, da montare sull’apparecchio in base al tipo di superficie che si andrà a pulire: ci sono infatti le spazzole adatte per il parquet, quelle per i tappeti, quelle per i pavimenti in ceramica e via dicendo. Valutate quest’aspetto in base alle vostre necessità, ovvero in base a com’è strutturata la vostra casa.
Molto utili sono anche eventuali bocchette aggiuntive da utilizzare su spazi ristretti oppure su tessuti imbottiti (poltrone, divani, etc).
La potenza dell’aspirapolvere: come valutarla correttamente
Fino ad una decina di anni fa si era soliti valutare la potenza di un aspirapolvere (ovvero la sua capacità di aspirare lo sporco e di trattenerlo) esclusivamente sulla base della sua potenza elettrica, espressa in Watt. Oggi però una valutazione di questo genere non è più appropriata o quantomeno è incompleta,
Vanno infatti considerati anche altri aspetti per valutare correttamente la potenza e quindi l’efficienza di un apparecchio come l’aspirapolvere. Si tratta di fattori come il tipo di funzionamento e di raccolta dello sporco (con sacco, ciclonico, etc.), il sistema di filtrazione, la tipologia di spazzola, etc. Di seguito analizzeremo quello che è forse il più importante fra questi fattori: il filtro.
Il sistema di filtrazione: quali sono i filtri migliori
Il filtro è una componente molto importante di un aspirapolvere senza sacco, perché è proprio grazie al sistema di filtrazione che lo sporco viene trattenuto.
In linea di massima, nei modelli più semplici si trovano tre filtri diversi:
- Con retina in plastica: questo filtro serve a bloccare le particelle di sporco di dimensioni maggiori
- In carta: quello in carta (non si tratta in realtà di vera e propria carta, ma di un materiale simile) serve invece per bloccare le polveri fini e le particelle di sporco più sottili
- In schiuma: questo terzo filtro (non sempre presente, a differenza degli altri due) è una sorta di tampone che serve per proteggere il motore da eventuali filtrazioni di polvere. Consigliamo di scegliere, se possibile, un aspirapolvere che presenti anche questo terzo filtro.
Tuttavia, chi vuole essere sicuro di contare su un sistema filtrante eccellente, dovrebbe valutare l’acquisto di un modello di aspirapolvere dotato dei cosiddetti filtri HEPA: si tratta di filtri ad alta efficienza (HEPA sta per High-Efficiency Particulate Air) realizzati in fibra di vetro e in grado di bloccare praticamente tutte (il 99,97%) le particelle di sporco particolarmente piccole, quelle che generalmente sfuggono ad altri tipi di filtro. Questi filtri garantiscono quindi una pulizia ottimale e per tale motivo sono indicati soprattutto in caso di allergie di vario genere (peli, acari, etc.).
Manutenzione e pulizia dell’aspirapolvere
Una volta acquistato il modello di aspirapolvere che meglio risponde alle proprie esigenze, è importante mantenerlo pulito e in buono stato. In questo modo non solo funzionerà bene più lungo, ma si eviterà anche che eventuali allergeni possano diffondersi per la casa (se non lo si pulisce bene c’è questo rischio).
Per una corretta pulizia e manutenzione del vostro aspirapolvere è sufficiente seguire un paio di semplici, ma fondamentali norme igieniche:
- Pulire regolarmente i filtri: se si trascura la pulizia dei filtri, è molto probabile che su di essi vadano ad accumularsi germi che possono rendere poco salubre l’aria di casa. In genere, nella maggior parte dei modelli di aspirapolvere i filtri si possono lavare (che si tratti di filtri semplici o ad alta efficienza): si consiglia di farlo piuttosto spesso, anche in relazione alla frequenza di utilizzo dell’aspirapolvere.
Alcuni modelli però non presentano i filtri permanenti, ma richiedono di sostituirli periodicamente: bisogna quindi verificare quest’aspetto leggendo la scheda del prodotto. E ricordandosi di sostituire i filtri quando necessario, se il modello lo richiede - Controllare periodicamente il tubo di aspirazione: dopo diversi utilizzi il tubo di aspirazione potrebbe andare incontro ad otturazione. Si tratta di un fenomeno molto frequente: particelle più o meno piccole di sporco, unendosi e compattandosi, possono depositarsi proprio sul tubo di aspirazione, ostruendolo parzialmente.
Fortunatamente, se ciò accade è molto probabile accorgersene presto, perché se è ostruito il tubo non riesce più ad aspirare bene. Per evitare questo spiacevole inconveniente bisogna ricordarsi di controllarlo piuttosto spesso. Inoltre, se il vostro modello di aspirapolvere ha il tubo che si può separare dal resto dell’apparecchio, approfittatene per staccarlo e lavarlo.
Le fasce di prezzo
La grande variabilità di modelli di aspirapolvere presenti in vendita (sono tanti anche i brand che commercializzano questo prodotto) si traduce inevitabilmente in fasce di prezzo molto diverse, adatte ad ogni budget. Si possono quindi trovare sia aspirapolvere economici che aspirapolvere molto costosi, ma dalle prestazioni eccellenti.
Per la precisione, a far alzare il prezzo di un aspirapolvere sono soprattutto questi elementi:
- Potenza dell’aspirazione (che come abbiamo visto non è determinata solo dai Watt, ma da un insieme di fattori)
- Basso consumo energetico (un aspirapolvere appartenente alla classe energetica A sarà più costoso di un modello di classe E, F o G)
- Tipo di filtro: scegliere un aspirapolvere con filtro ad alta efficienza comporta una spesa sicuramente maggiore rispetto a quella richiesta da un modello con filtri semplici.
Di seguito, per darvi un’idea di quanto può venirvi a costare un aspirapolvere di buona qualità, vi riportiamo le fasce di prezzo indicative:
- Intorno ai 100 euro (fascia bassa): spendendo poco meno di 100 euro (o poco più di questa somma) è possibile acquistare un aspirapolvere dotato di filtri semplici e dalle prestazioni non eccellenti. Con un budget così basso in genere non è possibile acquistare un modello ciclonico
- Fra i 150 e i 200 euro (fascia media): a questa cifra è già possibile trovare aspirapolvere con un buon livello di efficienza (sia per quanto riguarda le prestazioni che il consumo energetico), anche dotati di filtro HEPA. Inoltre iniziano a rientrare in questa fascia di prezzo anche alcuni modelli ciclonici
- Da 200-230 ad oltre 300 euro (fascia alta): se si dispone di un budget così alto si può puntare al top degli aspirapolvere (bassi consumi, filtri ad alta efficacia, ottima potenza).