Quello delle pulizie domestiche è un settore che, specialmente negli ultimi anni, propone innovazioni importanti e continue. L’aumento delle allergie e la necessità di abitare in ambienti puliti e igienizzati spinge la tecnologia a livelli sempre più alti. Siamo passati in pochi anni dalle tradizionali scope ai primi rudimenti di aspirapolvere fino ad arrivare ai robot che fanno il lavoro al posto nostro. L’escalation è stata veloce e inesorabile a vantaggio della pulizia e, di rimando, della nostra salute.
Dai modelli senza fili a quelli a traino, da quelli a bidone a quelli ad acqua il panorama è decisamente ampio. Ma andiamo ad analizzare nel dettaglio un tipo di aspirapolvere, quello ciclonico, che sta velocemente prendendo piede sul mercato.
Sacchetto si o sacchetto no, una prima differenziazione
Abbiamo accennato prima al problema delle allergie che sempre di più colpisce una fetta importante della popolazione. Non solo polline o fieno, ma anche la polvere è la protagonista e colpevole di gran parte delle allergie più comuni.
La raccolta della polvere durante le pulizie viene effettuata per l’appunto o all’interno di un sacchetto o nel serbatoio annesso all’aspirapolvere. I modelli che utilizzano il sacchetto, quasi sempre di carta, prevedono all’interno del corpo dell’aspirapolvere uno scomparto in cui il sacchetto alloggia. I modelli senza sacchetto invece presentano un serbatoio di plastica nell’alloggio dove dovrebbe esserci il sacchetto di carta. Diventa diversa anche la tecnologia di aspirazione, come capiremo presto.
La tecnologia ciclonica è senza sacchetto
È molto semplice intuire la portata di questa nuova tecnologia, quella ciclonica, nell’ambito del settore degli aspirapolvere. Gli apparecchi che ne sono forniti separano la polvere e la depositano nel serbatoio attraverso un vortice ciclonico. Tale vortice sfrutta la forza centrifuga che si viene a generare per far sì che la polvere rimanga nel serbatoio. A ben vedere sembra qualcosa di molto complicato ma il funzionamento è concettualmente estremamente semplice.
Ovviamente nel nostro esempio la sabbia simula l’effetto dell’aria, che intrappola i sassi per farli entrare nella rete. I sassi rappresentano invece la polvere e rimangono sul fondo del sacchetto.
Ma l’aria espulsa è pulita?
Per perfezionare il funzionamento degli aspirapolvere ciclonici dobbiamo introdurre un fondamentale elemento ulteriore: il filtro. Una volta che il motore ha generato il vortice all’interno del serbatoio raccoglitore, la polvere rimane quindi sul fondo.
In realtà, specie nei modelli più recenti, l’aria attraversa più filtri man mano sempre più fitti. Un primo livello trattiene i detriti e le particelle più grossolane, per modo di dire. Un secondo livello, a trama più fitta, riesce a trattenere all’interno del serbatoio i granelli microscopici. Per i più esigenti che possono affrontare una spesa maggiore, esistono i modelli provvisti di filtri HEPA. Questo tipo di filtro permette di raggiungere livelli di pulizia decisamente elevati arrivando a capacità di filtrazione del 95%.
Filtro HEPA, per capirne di più
Questa categoria di filtri è stata mutuata da ambienti decisamente più impegnativi come quello nucleare, farmaceutico, chimico e medico. È composto da livelli in microfibra, o addirittura in fibra di vetro, separati da strati di alluminio che hanno il compito di bloccare la polvere.
L’igiene offerta dagli apparecchi con filtri HEPA raggiunge livelli decisamente alti ed è quindi da prendere seriamente in considerazione al momento dell’acquisto. Le trame estremamente fitte di questi filtri riescono a trattenere i detriti e le particelle estremamente piccole, invisibili all’occhio umano. Ecco perchè, a dispetto del costo più elevato, è consigliabile l’acquisto soprattutto in caso di allergie.
Non tutti i cicloni sono uguali
Esistono due tipi di aspirapolvere ciclonici: quelli monociclonici e quelli multiciclonici. La differenza riguarda il numero di cicloni che si vengono a formare all’interno del serbatoio di raccolta della polvere. I modelli monociclonici montano un solo cono che genera un solo vortice. Il risultato sarà decisamente apprezzabile e significativamente valido, inferiore però ai modelli multiciclonici. In questo caso i coni saranno più di uno andando a generare più cicloni e aumentando l’efficacia di questo tipo di tecnologia. Il numero di coni non è fisso ma varia a seconda del modello.
A fronte quindi di una spesa iniziale più alta avremo una compensazione in termini di pulizia e di igiene. Inoltre con gli aspirapolvere ciclonici si può risparmiare qualcosa non dovendo acquistare i sacchetti di ricambio per la raccolta della polvere.
Considerazioni finali
L’esigenza di avere a portata di mano un dispositivo che possa regalarci un alto livello di pulizia quotidiana è sempre più diffusa. Soprattutto in un periodo storico in cui il tempo per le pulizie si assottiglia sempre di più, la praticità e l’efficacia sono imprescindibili. Parlando di efficacia un aspirapolvere ciclonico può essere esattamente quello che fa al caso vostro. Inoltre, sfruttando una tecnologia che è diventata estremamente diffusa tra tutte le marche e modelli, offre una vasta gamma di scelta. Tante possibilità quindi di trovare esattamente quello che fa al caso vostro a un prezzo che diventa via via più vantaggioso. Tenendo sempre presente che la salute non ha prezzo, l’importanza di vivere in un ambiente salubre è fondamentale. Non fermiamoci quindi al cartellino del prezzo. Sfruttiamo piuttosto la possibilità di scelta e l’infinita possibilità tecnologica che ci è dato di avere.