Gli aspirapolvere hanno rappresentato indubbiamente una svolta nel campo delle pulizie domestiche. La possibilità di velocizzare le operazioni ottenendo risultati sempre migliori ha stimolato questa branca del mercato di elettrodomestici. Ma quale scegliere quando ci troviamo di fronte a un panorama così ampio di offerte, di dotazioni e funzioni sempre diverse?
In questa veloce guida andremo ad esaminare il più classico aspirapolvere, quello entrato ormai nell’immaginario comune e diventato anche il più diffuso, l’aspirapolvere a traino. Stiamo parlando del classico elettrodomestico composto da un corpo dalla forma ‘a ovetto‘, montato su due ruote, all’interno del quale è inserito il motore aspirante. Un tubo, rigido o flessibile, con all’estremità la spazzola, diparte dal corpo principale e verrà impugnato per le operazioni di pulizia.
Il sacchetto regala un’igiene maggiore
Una prima fondamentale differenza può essere individuata nella modalità di raccolta dei detriti e della polvere. I primi modelli immessi sul mercato utilizzavano dei sacchetti di carta inseriti in un apposito scomparto. Di solito questi sacchetti prevedono un’apertura sulla parte anteriore che si collega direttamente all’imbocco del tubo di aspirazione. La polvere passa direttamente dal pavimento al sacchetto, risalendo per il tubo. Una volta pieno, il sacchetto va semplicemente estratto e sostituito con uno nuovo.
È il modello in assoluto più datato ma anche più utilizzato che assicura un’ottima qualità di igiene. Le dimensioni ridotte e il peso contenuto lo rendono inoltre molto pratico e facile da utilizzare.
La magia dei modelli senza sacchetto
La possibilità di fare a meno del sacchetto ha rappresentato una svolta decisiva tra gli aspirapolvere. Questi modelli infatti sono molto simili nella forma agli omologhi con il sacchetto ma prevedono un serbatoio di plastica rigida laddove dovrebbe esserci il sacchetto. L’implementazione della tecnologia di aspirazione ciclonica ha dato una decisiva spinta verso l’esclusione del sacchetto. Utilizzando la forza centrifuga di una ventola posta all’interno del serbatoio, l’aria viene separata in maniera netta dalla polvere.
Si può tenere tranquillamente sotto controllo il livello di riempimento del serbatoio che può essere svuotato rapidamente per riprendere subito le pulizie. Quando andremo a svuotare il serbatoio dovremo farlo con un po’ di attenzione in più per non rischiare di spargere nuovamente la polvere nell’aria.
I vantaggi e i difetti degli aspirapolvere col sacco
A questo punto dovremo essere in grado di riconoscere pregi e difetti di entrambi i metodi di raccolta della polvere. Abbiamo sottolineato l’igiene che offre il sacchetto. La polvere è intrappolata all’interno del sacchetto e non dovremo più entrare in contatto con lei dovendo semplicemente gettare via il sacco pieno. È evidente che in presenza di soggetti sensibili agli allergeni o allergici alla polvere, questo aspetto potrebbe essere fondamentale. La presenza del filtro incorporato nello stesso sacchetto permette poi di avere un pensiero in meno. Sarà sostituito automaticamente quando si inserirà un nuovo sacchetto. Il primo difetto che salta all’occhio riguarda i costi per i ricambi dei sacchetti. Inoltre, se possediamo un modello di aspirapolvere vecchio, non è sicuro che riusciremo a trovarli nelle normali rivendite. La potenza di aspirazione, inoltre, calerà mano mano che il sacco si riempie rimanendo ottimale solo a sacco vuoto o appena inserito.
I vantaggi e i difetti degli aspirapolvere senza sacco
Inevitabilmente pensando a un aspirapolvere a traino senza sacco possiamo sottolineare subito il risparmio economico derivato dall’assenza del sacco, appunto, da dover sostituire. Abbiamo citato in precedenza l’implementazione della tecnologia ciclonica in questi modelli. Ciò significa sicuramente un miglioramento nella qualità dell’aspirazione e un’igiene maggiore dell’aria che verrà espulsa dal dispositivo. I costi di gestione sono quindi mediamente più bassi a fronte di un prezzo di mercato mediamente leggermente più elevato.
Un difetto dell’assenza del sacchetto è proprio la necessità di svuotare il serbatoio. Durante questa operazione la polvere potrebbe ritornare nell’aria con evidenti disagi, soprattutto in presenza di soggetti allergici.
Conclusioni
Negli ultimi anni la tendenza si è spostata sempre più verso la scelta di modelli di aspirapolvere senza sacchetto. La qualità e le prestazioni dei due tipi di dispositivi però sostanzialmente si equivalgono. Il fattore igiene potrebbe giocare una carta fondamentale nella scelta dell’acquisto anche se i moderni filtri HEPA potrebbero ovviare a questo gap. I passi da gigante compiuti dalla tecnologia in questo campo rende comunque molto sottili le differenze a vantaggio di un tipo o dell’altro.